Sabato 2 dicembre, alle 21, Il Casale Coro porta al teatro Municipale di Casale una delle opere più celebri e rappresentate, per festeggiare i suoi venti anni di attività. Grazie alla preparazione sotto la direzione artistica del maestro e compositore Giulio Castagnoli e del maestro accompagnatore Andrea Stefenell, si esibisce insieme ai cori L’Opera dei Ragazzi di Casale diretto da Erika Patrucco, Coro Vivaldi di Cambiano direttrice Luisa Mazzone, Coro Haendel di Trofarello direttore Gabriele Manassi. Al maestro Paolo Fiamingo è affidata la direzione del concerto, con la sua Orchestra OSAI (Orchestra Sinfonica Amatoriale Italiana) e i solisti Maria Ermolaeva (Carmen) mezzo soprano, Irene Favro (Micaela) soprano, Fulvio Oberto (Don Josè) tenore, William Allione (Escamillo) baritono.
A Dicembre del 1997 il neonato coro eseguiva nel teatro della sua città il Reqiem di Mozart diretto da Gian Marco Bosio, è il suo primo concerto e da allora il suo impegno musicale avrà ininterrotto seguito. Ormai da quasi dieci anni la guida artistica è affidata a Giulio Castagnoli, che ha dato sapiente continuità ai programmi e al repertorio del gruppo polifonico, contribuendo ad arricchirlo e offrendo al Casale Coro la possibilità di esibirsi in molti altri prestigiosi contesti.
Con Carmen di Bizet si arricchisce di un'altra opera nel proprio curriculum, grazie alla dedizione di tutti i coristi, dei maestri e grazie anche al contributo del Comune di Casale, della Fondazione CRT e della Fondazione CRAL, che hanno sostenuto l’attività del Casale Coro, poiché finalizzata alla divulgazione della cultura musicale e coadiuvante nel rendere possibile l’esibizione di giovani talenti.
Spagna, seconda decade del 1800. Carmen è una donna libera, spavalda e sfrontata, di grande sensualità e conscia del suo potere sugli uomini. Arrestata da Don José per aver ferito una compagna nella fabbrica di sigari ove lavora, Carmen riesce a sedurre il caporale, che la lascia scappare. La relazione tra i due si intensifica e Don José viene coinvolto nei loschi traffici di contrabbando che Carmen segue. Invano compare Micaëla, che tenta di riportare sulla retta via Don José. Carmen intanto, nella sua libertà, arde di passione per un nuovo uomo, Escamillo, prestante torero. L’ultimo atto si conclude davanti all’ingresso dell’arena di Siviglia, con le grida del popolo che acclamano Escamillo e con Don José che, tornato per supplicare l’amore di Carmen, riceve uno sprezzante rifiuto. Don José, accecato dalla rabbia e dalla gelosia, pugnala mortalmente Carmen, consegnandosi poi alle guardie.
Carmen di George Bizet è tratta dal romanzo omonimo di Prosper Mérimée. La prima rappresentazione all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875 fu accolta con molta freddezza, sia per il soggetto ritenuto troppo trasgressivo ed immorale, sia per la musica che si discostava troppo dalla tradizione. Tre mesi dopo il compositore morirà senza poter assistere, nell’Ottobre successivo, al trionfo a Vienna della sua opera, che da quel momento è entrata di diritto tra i capolavori musicali di tutti i tempi. Tra i vari commenti positivi alla Carmen, basti quello di Čajkovskij per capirne la sua grandezza, il quale disse: «È un capolavoro nella vera accezione del termine, cioè una delle rare creazioni che traducono gli sforzi di tutta un’epoca musicale... Sono persuaso che Carmen sarà l’opera più popolare del mondo».