"Nuovi ospedali in Piemonte: qual è la versione corretta?"

Intervento del circolo cittadino del Partito Democratico: “La gestione della sanità piemontese sembra sempre più essere guidata da improvvisazioni"

CASALE MONFERRATO

Dal circolo cittadino del Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo integralmente: “L’assessore alla Sanità Federico Riboldi, dopo aver offerto diverse spiegazioni confuse e contraddittorie, è infine stato costretto a confermare quanto già ampiamente previsto: il costo per il progetto dei nuovi ospedali piemontesi sarà anticipato dalla Regione Piemonte, con un impegno di oltre 70 milioni, rimborsabili in futuro dall’Inail ma solo se approvati”.

“Quanto affermato dall’assessore alla Sanità smentisce di fatto quanto da lui stesso affermato in precedenza: l’uso di fondi Pnrr non rientrerà nel progetto, confermando di fatto i dubbi già diffusi”.

“Sebbene la questione fosse già chiara e facilmente prevedibile, Riboldi ha continuato a tergiversare, alimentando un clima di incertezza e confusione che ha spinto l’opposizione a sollevare legittimi dubbi sulla gestione di una questione tanto complessa e cruciale per la sanità regionale. quale è quella dei futuri, nuovi, ospedali”.

“Tra di essi, è bene ricordarlo perché ci interessa direttamente, quello di Alessandria”.

“Il Partito Democratico, attraverso Domenico Ravetti, ha giustamente evidenziato l’assoluta incoerenza nelle dichiarazioni dell’assessore, che ha smentito sé stesso più volte, generando una forte preoccupazione tra i cittadini e gli operatori del settore”.

“La gestione della sanità piemontese sembra sempre più essere guidata da improvvisazioni, senza una chiara visione di lungo termine e senza un adeguato controllo delle risorse”.

“Ed è sul piano finanziario che le preoccupazioni diventano davvero gravi: i canoni annuali per il rimborso del finanziamento, pari a circa 120 milioni di euro, rappresentano un peso insostenibile per il bilancio regionale, con il rischio concreto di compromettere la capacità di garantire servizi sanitari adeguati alla popolazione”.

“Inoltre, la soluzione proposta dall'Inail, che prevede un affitto con opzione di riscatto per i nuovi ospedali, appare una scelta miope, considerando che si tratterebbe di strutture a quel punto con decenni di vita alle spalle, difficilmente “riscattabili” a condizioni favorevoli”.

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