La scomparsa di Luigi Merlo, politico e amministratore

Era stato a lungo assessore nelle giunte di Riccardo Coppo e Paolo Mascarino, fra gli anni '90 e i primi anni Duemila. Aveva 71 anni

CASALE MONFERRATO

Cordoglio in città per la notizia della scomparsa di Luigi Merlo, uno dei politici più conosciuti e apprezzati negli anni '90 e 2000, più volte assessore nelle giunte guidate da Riccardo Coppo prima e Paolo Mascarino. Democristiano (poi nella Margherita e nei Democratici per Casale) era esponente di rilievo - assieme a Riccardo Triglia, Riccardo Coppo e Paolo Ferraris - della sinistra cattolica casalese, corrente molto influente - dato l'elevato spessore dei suoi componenti - nel dibattito politico e culturale cittadino. Aveva 71 anni, lascia la sorella Maria, anche lei con un lungo passato in politica, come ex presidente del consiglio comunale e candidata a sindaco nel 2009 per i Democratici per Casale.

Il rosario sarà recitato domani, venerdì 9 giugno, alle 19.30 nella chiesa di Sant'Ilario dove il giorno successivo, sabato 10 giugno, alle 10.30, sarà celebrato il funerale.

Questo il commosso ricordo dell'amico Carlo Baviera, che con Merlo condivise l'impegno nella prima giunta Mascarino, 1999 - 2004: "Dico arrivederci ad un amico.Se ne è andato anche Gino Merlo. Sono rattristato e dispiaciuto perché perdo un amico con cui ho condiviso molto fin dai tempi dell’adolescenza, quando ad inizio anni '60 ci siamo conosciuti all'Oratorio della Parrocchia dell'Addolorata di Casale Monferrato : i giochi, i momenti di preghiera e formazione, le ferie in montagna e in campeggio, azione sociale e infine impegno politico, compresa l’attività comune nella Giunta Mascarino".

"Il dolore, nel caso di Luigino Merlo, è anche dovuto alla consapevolezza che un altro tassello di una storia importante di questa città e di questo territorio viene a mancare e ci rende più poveri. Con lui perdiamo un amministratore preparato e concreto".

"Ciò che ha ricevuto nella formazione giovanile ha saputo portarlo nella lunga attività pubblica a servizio delle esigenze delle persone".

"Apparentemente poteva sembrare scontroso e irascibile, ma il suo era semplicemente un atteggiamento rigoroso; e quella che poteva apparire come fermezza esagerata era la volontà di mantenere l’attenzione sugli obiettivi concreti e permettere ad altri di svolgere un ruolo di mediazione positiva. Di fatto era affabile e simpatico. Nei momenti conviviali sapeva essere “di compagnia” come si suol dire".

"E’ stato un amministratore competente, operoso, e disponibile ad ascoltare le necessità dei cittadini cercando di superare rigidità e impedimenti non necessari. Un lungo percorso il suo nella politica cittadina e del territorio, ma che si è estesa alla Provincia e ne fanno uno degli esponenti più rappresentativi del popolarismo e del cattolicesimo democratico del Monferrato: interessato e preoccupato fino agli ultimi anni per il futuro della città, del continuo decadimento, dell’indifferenza di parte delle classi dirigenti, e della mancanza di investimenti produttivi.

"Non posso che dirgli il grazie sincero mio e di tanti amici. Ciao Gino, non ti dimenticheremo".

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