Da Gian Carlo Curti riceviamo e pubblichiamo integralmente questa lettera: “Il giorno 23 maggio 2019 su Casale News è stata pubblicata mia lettera alla quale il Vs giornale ha dato il titolo: Gian Carlo Curti ‘L’Europa ha deluso perché le forze politiche non si sono ispirate ai fondatori’. Titolo perfetto che inoltre non necessità di alcun commento”.
“Nella mia lettera ricordavo il Convegno in punto “Europa” organizzato nel 1957 a Bologna dalla F.U.C.I. (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) al quale avevo partecipato con Riccardo Triglia: l’anno precedente, appunto nel 1956 vi era stata la così detta rivoluzione d’Ungheria soffocata dal Patto di Varsavia (nel 1968 toccò la triste storia alla Cecoslovacchia)”.
“Della detta mia lettera mi limito a riportate la parte terminale di essa con le ultime righe:
““Ricordo in particolare un Relatore che con somma decisione e veemenza si batteva perché fosse seguita la prima strada: in sostanza l’Europa doveva e subito costituirsi, come Stato sovranazionale, in modo da sopire definitivamente le terribili contrapposizioni che avevano determinato, fra l’altro, la prima e la seconda guerra mondiale, e, in prospettiva, dar vita ad un Stato che potesse fronteggiare in futuro i maggiori Stati che già esistevano (es.: Russia, Stati Uniti, Cina, oltreché altri in ascesa). Sosteneva quel Relatore che con il passare del tempo, sarebbero riemersi in modo specifico gli interessi nazionali e conflittuali dei singoli Stati Europei”.
““Stravinse la tesi del procedere per passi successivi e tipicamente economici. Su cosa è avvenuto, cosa sta avvenendo e cosa potrà avvenire, ognuno farà le sue valutazioni””.
“Oggi, è apparso ancor più chiaro del passato che occorrono gli Stati Uniti d’Europa come Stato di tipo unitario con un Parlamento ed un Esercito unici: non basta una semplice Europa di Stati per di più diversi!”
“Con Gli Stati Uniti d’Europa (sembra finalmente che dalla pluralità delle parti oggi si sostenga così),la storia e la vicenda dell’Afghasnistan avrebbero percorso e percorrerebbero ben altra strada”.