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Curti: "La guerra in Ucraina sta compattando gli stati democratici"

Ulteriori rilflessioni sul conflitto in corso

CASALE MONFERRATO

Gian Carlo Curti ci ha inviato una nuova lettera sul conflitto Russia - Ucraina. La pubblichiamo integralmente: "Il 2 gennaio - scrive Curti - Casale News ha pubblicato una mia lettera relativa al confronto- scontro fra Democrazie e Dittature sempre più rilevante ed in progressivo aumento nel Mondo, con Stati democratici (dai principi e presupposti similari) che tendono a rapporti amichevoli e di interessi fra di loro, e per converso egualmente con Stati dittatoriali (che intessono fra loro eguali contatti e rapporti pur avendo natura e presupposti molto differenti)".

"Contrapposizione evidentissima nella 2^ guerra mondiale ed ora appunto sempre più presente ed operante nel Mondo. Ultimamente ho ricordato più volte la Guerra del Peloponneso scritta dal grande storico greco Tucidide (IV secolo a.C.): una profonda fonte di fatti, argomentazioni, valutazioni constatabili in ogni epoca e così anche in questa guerra Russia - Ucraina".

"La Guerra del Peloponneso fra Atene e Sparta durò 30 anni ed era stata preceduta da preparativi politici, economici e militari, discussa dalle due parti e fra le due parti (e loro alleati) sulla necessità di evitarla e sul modo come evitarla, ma inutilmente. Ho citato stralcio di quanto detto dagli Ateniesi agli Spartani e da questi agli Ateniesi (proprio le due parti avversarie, sul fatto di cercar di evitare questa guerra). Ed ancora, si può aggiungere quello che Pericle (lo straordinario personaggio di Atene più volte anche oggi ricordato a vario titolo) disse ai suoi concittadini e cioè che non si deve tanto guardare ai danni che si subiscono con la guerra, ma alla libertà di essi cittadini perché ‘la libertà’ è il presupposto per rimediare ai danni e non viceversa".

"Dice Pericle“”…. non dobbiamo lamentarci per la perdita delle case o della terra, ma degli uomini: non sono queste cose a creare gli uomini, ma gli uomini a creare queste cose…. “”…. dovete sapere che la libertà…facilmente ricostruirà tutti questi oggetti, mentre se saremo sudditi di altri, si assottiglierà anche quello che possediamo in sovrappiù””. Archidamo, re di Sparta: “”Non bisogna credere che un uomo sia molto diverso dagli altri, ma invece che è più forte chi è stato educato nelle più dure difficoltà. ICorinti - nemici degli Ateniesi - si rivolgono a Sparta ed ai suoi alleati osservando che la guerra presenta diversi aspetti ed è importante che con gli alleati si resti uniti contro il nemico, altrimenti si verrà sottomessi. “” Esistono per noi altri modi di fare la guerra, come il provocare la defezione degli alleati …, elevare un forte nel loro paese per far guerra di lì, e altri mezzi che ora è difficile prevedere. “”…. Poiché la guerra non procede affatto secondo norme stabilite, ma da sé escogita per lo più i mezzi adatti all’occasione””.

"Ripetiamo qui, ad esempio, le semplici, ma chiarissime, parole e valutazioni su espresse dalle parti avverse valevoli davvero in ogni tempo. A) Pericle: “”…. non dobbiamo lamentarci per la perdita delle case o della terra, ma degli uomini: non sono queste cose a creare gli uomini, ma gli uomini a creare queste cose…. “" “”…. dovete sapere che la libertà…facilmente ricostruirà tutti questi oggetti, mentre se saremo sudditi di altri, si assottiglierà anche quello che possediamo in sovrappiù””.

"B) Archidamo “”…. non bisogna credere che un uomo sia molto diverso dagli altri, ma invece che è più forte chi è stato educato nelle più dure difficoltà””. "C) I Corinti “”…. esistono per noi altri modi di fare la guerra, come il provocare la defezione degli alleati … elevare un forte nel paese avversario per far guerra di lì, e altri mezzi che ora è difficile prevedere. “”…. poiché la guerra non procede affatto secondo norme stabilite, ma da sé escogita per lo più i mezzi adatti all’occasione””.

"Insomma dalla descrizione di Tucidide, emerge appunto una situazione di vicende e sviluppi applicabile in ogni guerra e così oggi a quella Russia/Ucraina iniziata, va ricordato, dalla Russia che ha invaso la Ucraina".

"Per concludere al momento attuale dello sviluppo degli avvenimenti in Ucraina, si può rilevare che addirittura pare impossibile o almeno molto impervio addirittura far sì che si addivenga non tanto a trattative di pace, ma semplicemente ad un cessate il fuoco del tutto provvisorio. Ai tempi della terribile guerra del Peloponneso spesso fra le parti contrapposte cessavano momentaneamente le ostilità per consentire a ciascuna di esse di riportare a casa i rispettivi combattenti morti, di scambiarsi i prigionieri, di consentirsi reciprocamente l’approvvigionamento di generi alimentari".

"Questa guerra nel Mondo sta in generale compattando gli Stati democratici e questo è un dato rilevante: nel contempo però sembra che stia via via coinvolgendo il Mondo stesso con interventi diretti ed indiretti, cosa che mai in passato era avvenuta, neppure per la 2^ guerra mondiale che pure aveva avuto una notevole dimensione internazionale".

"Concludendo, una riflessione e considerazione. La Russia ha vantato e vanta delle ragioni per la invasione che, fra l’altro, ancora il giorno prima negava di voler fare: ed allora, dato che essa fa anche e soprattutto parte del ristrettissimo Consiglio di Sicurezza dell’Onu (composto di solo 5 membri ed al vertice del Mondo)),con un potere immenso, perché non ha proposto lì le sue lagnanze e le sue richieste, affinché si discutesse lì e tutto il Mondo vedesse e sentisse ed ha preferito di invadere la Ucraina? La risposta non può che essere ovvia".

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