Comincia a Novara il processo Eternit Bis

Stephan Schmidheiny imputato con l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte d'amianto di 392 persone a Casale Monferrato e nel territorio circostante

NOVARA

Comincia oggi, mercoledì 9 giugno, presso la Corte d'Assise di Novara il processo Eternit Bis che vede come imputato il magnate svizzero Stephan Schmidheiny con l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte d'amianto di 392 persone a Casale Monferrato e nel territorio limitrofo.

Ricordiamo che, nel primo maxiprocesso Eternit, Stephan Schmidheiny e il barone belga Jean Louis De Cartier de Marchienne (poi deceduto nel 2013) erano stati condannati in primo grado a 16 anni per disastro ambientale doloso permanente e per omissione volontaria di cautele antinfortunistiche; in secondo grado, nel 2013, Schmidheiny era stato condannato a 18 anni; nel novembre 2014 arrivò poi l'annullamento della condanna per prescrizione da parte della Corte di Cassazione, per una ferita che rimane tuttora aperta e sanguinante nella comunità monferrina.

Ora rinasce la speranza di avere giustizia. La Cassazione aveva suddiviso il processo Eternit Bis in quattro tronconi, ognuno per i morti d'amianto di Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli.

A Torino Schmidheiny è stato condannato in primo grado a quattro anni per i morti di Cavagnolo, a Novara comincia dunque oggi il processo per i morti d'amianto di Casale Monferrato (la procura competente è Vercelli, dove però non c'è la Corte d'Assise) e le udienze si svolgeranno in un'aula allestita presso l'ex caserma Perrone.

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