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"Casale valorizzi il suo strepitoso passato e non si faccia assorbire da Asti, Alessandria e Vercelli"

Una riflessione di Gian Carlo Curti

CASALE MONFERRATO

"Casale News il 29 novembre ha pubblicato l’articolo descrivente l’avvenuto cambio di denominazione da parte del Comune di Grana in “Grana Monferrato” approvato alla unanimità dal Consiglio Regionale del Piemonte su richiesta della Amministrazione del Comune stesso cha è in provincia di Asti".

"Ottima deliberazione per i cittadini di Grana, ma non solo per loro. La semplice parola “Il Monferrato” ormai straripa di consensi, di attenzioni, di pubblicazioni, interventi. Altre Comunità negli ultimi tempi hanno arricchito in tal modo la loro denominazione. ‘Monferrato’ descrizione di un territorio senza precisi confini ma che di fatto fu uno Stato il quale ebbe come sua Capitale, unica Capitale, la città di Casale Monferrato, sede di Senato anche quando in Piemonte vi furono solo due Senati, Torino e Casale Monferrato".

"Il vero tramonto di Casale avvenne a seguito della soppressione della sua provincia per il sorgere della maggior Provincia di Alessandria nel 1859, che la incluse, ad opera dell’alessandrino Urbano Rattazzi. Casale restò ancora sede di Corte d’Appello, circoscrizione territoriale sorta in variazione in parte del Senato e che aveva uno spazio territoriale ben al di fuori dell’attuale Piemonte Orientale: in Piemonte dunque due Corti d’Appello, Torino a Casale Monferrato. La Corte d’Appello di Casale venne soppressa nel 1923. Nel 1935 sorse la città di Asti che sottrasse una parte considerevole di territorio facente parte del Circondario di Casale che in tal modo ridusse ancor più la sua influenza territoriale e zonale".

"Grana, ora Monferrato, venne inclusa nel territorio astigiano appunto nel 1935, ma ha continuato a far parte di fatto della zona di Monferrato non più Casalese, ma comunque di interesse ed influenza anche del Casalese e così tutt’oggi".

"Casale, in provincia di Alessandria, stretto nel triangolo delle città sede di Provincia Alessandria-Asti-Vercelli, è sempre più compressa dalla “espansione” in senso lato delle dette tre città. Deve però valorizzare al massimo il suo passato, strepitoso, di Capitale del Monferrato con il territorio e le Comunità che tuttora riesce ad attrarre".

"Ed in effetti negli ultimi tempi manifestazioni di tal importanza, si cominciano a maggiormente intravvedere anche al di fuori della cerchia piemontese e così verso la Lomellina con la quale, da sempre, e quindi tuttora, ha interessi concreti e rapporti efficienti: basti pensare alla prossima – e speriamo davvero – inaugurazione della qualche anno fa soppressa ferrovia Casale Monferrato - Mortara, ora con una più ampia visione verso Milano e viceversa".

"In tale contesto di maggior attrazione turistica e non turistica, si collocano i recenti accordi fra le città di Casale e Asti, con la speranza che Casale non diventi semplice…dependance in via di assorbimento astigiano, ma sviluppi una autonomia territoriale che da tempo è in continuò declino, ripristinando nella realtà quella forma di Comprensorio che aveva".

"Resta il fatto e la…. ‘preoccupazione’ delle tre città sede di Provincia che ci circondano! In specie, la “sponsorizzata”, sollecitata da parte di molti della formale deliberazione di ricostituzione delle Provincie, soppresse come tali, ma di fatto sempre esistenti, potrebbe essere per Casale, non un vantaggio, ma uno svantaggio".

"Si vedrà. Il corso della “Storia” si sviluppa sulla base di vari aspetti e circostanze, fra cui eventualità afferrate, fortuna, iniziative. Ognuno è artefice del suo futuro, dicevano i sommi latini: e, a ben vedere, se non è così in senso assoluto, nelle realtà e nei fatti, davvero… molto è così".

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