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"Casale Monferrato ormai è un borgo: almeno difendiamolo come tale"

Intervento di Gian Carlo Curti: "Ormai Alessandria e Asti si sono spartite il nostro territorio"

CASALE MONFERRATO

Dal nostro lettore Gian Carlo Curti riceviamo e pubblichiamo integralmente: "Ormai Casale è un Borgo, un grosso e bel Borgo ma un Borgo. La città che competeva con le tre città sede di Provincia che ci circondano (anzi ci accerchiano: Alessandria-Asti-Vercelli),non ha più quelle Istituzioni che le altre hanno, e che anzi hanno aumentato con acquisizioni ed ampliamenti e mi riferisco anche a Servizi di rilievo".

"Da qualche anno scrivo queste osservazioni che …faticosamente oggi anche da altri cominciano ad essere fatte: Amen ed amore Dei!"

"Siamo un Borgo e difendiamolo, e per comprendere come si tutela un Borgo, è sufficiente leggere e sentire i Media quando illustrano i tanti Borghi che la nostra Italia ha. Diciamo che una certa tutela c’è da parte casalese, ma va incrementata. Il Turismo è in aumento anche perché è aumentato in tutte le zone piemontesi. Casale Monferrato avrebbe dovuto da sempre avere la qualificazione eccelsa che ebbe un tempo con la collocazione ad esempio di cartelloni sponsorizzanti sulla Autostrada 26 con la segnalazione del tipo: “Visitate Casale Monferrato, la Capitale del Monferrato”. Diciamo che molte persone, a titolo personale si esprimono così ricordando la nostra città, ma una cartellonistica autostradale ad esempio sarebbe stata e sarebbe gran cosa".

"C’è comunque del turismo anche perché ad esempio, le due città che ci circondano sede di Provincia e così in specie Asti e Alessandria, ci stringono d’assedio assorbendo via via nella influenza delle loro centralizzazioni, parte di Territorio che fu… nostro: parlo del “Monferrato”. Per la verità storica il Monferrato si identificava di fatto in Casale Monferrato, mentre oggi appunto è sotto attrazione delle due città suddette. Non parlo di Vercelli che ha acquisito addirittura il territorio del nostro soppresso Tribunale!!"

"Anni fa proprio anche su Casale News avevo scritto che si avvicinava sempre più il momento in cui “i due “padroni, Alessandria e Asti “, si sarebbero sviluppati o qualcosa del genere su tratti cospicui del nostro sempre più residuo territorio: Casale News dava alla mia lettera il seguente titolo “ Curti: ‘ Se non ci diamo una mossa, due padroni si spartiranno il Monferrato’ ”. E il vero è dimostrato anche dai già numerosi Comuni che hanno aggiunto alla loro denominazione quella di “Monferrato”, specie nella parte di territorio sotto la Provincia di Asti. Decisioni giuste, certo legittime diciamo pure: ricordiamo che la Provincia di Asti venne creata nel 1935 e molto meno di un secolo fa".

"E così con mia lettera pubblicata su Casale News il 28 febbraio 2012 terminavo sugli aspetti trattati parlando di Alessandria e Asti…. “… Se questo dovesse avvenire, come ho già detto e scritto, occorre muoversi subito (dico subito) come Città di Casale terza per importanza e senza delegare ad Alessandria i nostri interessi. Se invece continueremo ad inchinarci ad Alessandria (ed i comportamenti in atto stanno a confermarlo),allora non avremo più un solo padrone, ma due padroni che si spartiranno di fatto il nostro Monferrato”.

"E questo facilmente previsto, è già in fase di realizzazione".

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