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Vittorio Turino è il nuovo direttore sportivo dell'Asd Città di Casale

Un ritorno importante al Palli e al Bianchi: con Roberto Zanforlin si ricompone una collaborazione che in passato ha segnato, in maniera proficua ed indelebile, pagine sportive entrate nella storia

CASALE MONFERRATO

La stagione 2024-25 dell’ASD Città di Casale prosegue a ritmi serrati. Dopo la riconferma di Claudio Perotti alla guida tecnica, la società nerostellata è lieta di annunciare l’ingresso nella dirigenza di Vittorio Turino, in qualità di Direttore Sportivo. Daniele Bonelli, che ha coperto il ruolo nella passata stagione, rimane nel direttivo con compiti di Direttore Generale.

Nato a Casale il 27 gennaio del 1970, ha iniziato la carriera da dirigente nel 1999 a Pontestura (terza categoria). In quelle stagioni sono arrivati due successi nel Torneo del Comprensorio (una sorta di Champions per il calcio dilettantistico) sconfiggendo in finale il San Carlo e la Primavera del Casale; la scalata del club fino alla Prima Categoria lo porta al Casale Calcio in serie C2 come responsabile organizzativo del settore giovanile; il mister della prima squadra era Buglio.

Successivamente nel Casale FBC di Coppo ed Appierto, è stato Direttore Sportivo in Eccellenza (con mister Ezio Rossi) e in serie D (nono posto). Con l’arrivo di Gaffeo ha poi ricoperto il ruolo di Direttore Generale del settore giovanile. Magistrale la gestione dell’ultima stagione, quella che ha permesso ai ragazzi in nerostellato di completare i rispettivi percorsi nonostante l’imminente fallimento. Nel mezzo, un anno a Borgovercelli in Eccellenza (segretario). Nel 2023-24 ha svolto compiti di segreteria al Pont Donnaz.

Per Vittorio Turino si tratta dunque di un ritorno al “Palli” e al “Bianchi”, dove tra le altre cose andrà a ricomporre con Roberto Zanforlin, una collaborazione che in passato ha segnato in maniera proficua ed indelebile, pagine sportive che appartengono alla storia del nostro territorio.

Quello che abbiamo creato a Pontestura ha dell’incredibile. Un vero miracolo sportivo perché in quei tempi dovevi letteralmente occuparti di tutto. Le promozioni ed i successi al Comprensorio rimangono nell’albo d’oro, ma quello per cui bisogna essere orgogliosi è l’aver creato dal nulla un movimento che contava su 350 tesserati e che abbracciava il territorio di Pontestura, Ozzano e Cerrina. Ricordo che siamo stati contattati dal Novara Calcio, che militava in serie A e che abbiamo frequentato Novarello con assiduità con tutte le squadre giovanili”.

Raccontaci come è avvenuto questo tuo ingresso in società e soprattutto quali sono le tue prime impressioni.

Per le impressioni è ancora presto. C’è tanto lavoro da fare per allestire una squadra competitiva. Dopo l’esperienza di segreteria in Valle d’Aosta volevo tornare ad occuparmi della parte sportiva. Il Città di Casale mi ha dato questa opportunità e spero di dare ancora qualcosa a questa maglia. Nella mia carriera ho conosciuto tante persone; dirigenti ed allenatori che mi hanno insegnato parecchio. Spero di poter mettere al servizio del club tutte le mie precedenti esperienze”.

Ti occuperai in prevalenza della prima squadra, ma il tuo passato (anche recente) parla di una persona sempre attenta allo sviluppo del settore giovanile.

Mi piace seguire il settore giovanile, ma quest’anno sarà diverso perché avremo una cantera seguita dalla dirigenza dell’Accademia Casale. Per ciò che concerne la juniores Città di Casale cercherò di seguirla tutte le volte che potrò, conciliando gli impegni di lavoro e quelli della prima squadra. Si tratta di una squadra collegata direttamente a quella di mister Perotti e conto ci possa dare una grossa mano”.

La notizia, che in città girava già da qualche giorno, ha raccolto consensi positivi tra i tifosi. Che rapporto hai con la tifoseria nerostellata?

Con le nuove leve non ho avuto contatti. Li ho visti allo stadio e sono da applaudire e da lodare per l’impegno e l’amore che ci mettono. Hanno grande entusiasmo e lavoreremo anche e soprattutto per non spegnere questo ardore estremamente positivo. Con la vecchia guardia c’è sempre stato un rapporto di grande rispetto. A volte sono arrivate critiche, ma è giusto così perché è in quei momenti che si cresce maggiormente. Hanno un grande affetto verso la maglia e lo hanno sempre saputo trasmettere. In qualità di dirigente posso dire di essere riuscito ad organizzare le partite del Palli in maniera tale che non succedesse nulla di grave. Match di cartello come con il Como e il Varese ad esempio. Una sola volta qualcuno è incappato nel Daspo, contro il Borgosesia. E’ il mio più grande rimpianto, anche perché in quel pomeriggio non ero presente poiché nella notte era mancato mio padre”.

In questi giorni hai iniziato una serie di incontri e di colloqui con gli atleti. Sia per le conferme che per i nuovi arrivi. Non ti chiedo nomi di giocatori, ma piuttosto qual’è idea su cui si è proiettata l’intesa tra Direttore Sportivo e Mister? Quali saranno le caratteristiche che dovrà avere la “rosa” 2024-25?

La priorità è il giudizio del mister. Posso mettere a disposizione le mie conoscenze, ma alla fine i giocatori li deve allenare e schierare in campo lui. L’idea tecnica sarà quella di Perotti. Il mio compito è quello di accontentarlo il più possibile tenendo conto del budget a disposizione. Tutto ciò senza dimenticare la grande importanza (per numero e qualità) che avranno gli under”.

Riassumi in un pensiero cosa vuol dire per te rappresentare questi colori.

Vuol dire tanto. Quando entro al Palli vedo figure che non ci sono più. Gente con cui ho condiviso una parte importante della mia vita, che avevano la stella nel cuore e sapevano trasmettere questo sentimento. Rivedo tutti i giocatori che sono passati, le loro gesta in stagioni passate alla storia. Ecco, per me far parte del Casale è occupare un posto, grande o piccolo che sia, nella gloriosa leggenda nerostellata. Non credo serva aggiungere altro”.

Vittorio Turino è tornato sui campi e negli uffici del “Palli” e del “Bianchi”, ma in fondo non li ha mai lasciati veramente. C’è tanto del suo lavoro tra quelle quattro mura. Impegno, passione, sacrificio, competenza e rispetto per la “stella”. Si, in fondo in fondo, a guardar bene lo abbiamo sempre visto aggirarsi nel mondo nerostellato. Come uno di famiglia.

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