Da Massimo De Bernardi, esponente della lista civica Nuove Frontiere, riceviamo e pubblichiamo questa lettera sulla situazione amianto, con particolare riferimento all'ex stabilimento Smith di via De Cristoforis ad Oltreponte, corredata dalla consueta ampia documentazione fotografica. “Cosa ci riserverà – scrive De Bernardi – il 2015? Si troverà finalmente una cura per il mesotelioma? Quanti casalesi, amici, parenti, conoscenti si dovranno ancora ammalare? Nell’ultimo mese dopo la sentenza negativa della Cassazione e i molti servizi in televisione diversi amici e conoscenti che abitano in altre regioni mi hanno chiesto “Ma come fate ad abitare ancora a Casale Monferrato?” ed io a spiegare che la nostra città è una delle più bonificate dall’amianto in Italia ma nei loro occhi coglievo commiserazione e compatimento alle mie parole...”
“Certo – prosegue De Bernardi – se era necessario ottenere finanziamenti statali per completare le bonifiche può essere comprensibile dipingere una certa situazione, ma ora? Come pensiamo di attirare turisti o nuovi investimenti imprenditoriali nel nostro territorio? Riusciremo ad arrestare la curva demografica che inesorabilmente dagli anni '70 continua a scendere ogni anno? Più che essere a conoscenza che nel nostro Monferrato abbiamo ancora 1,5 milioni di metri quadri di coperture in amianto vorrei sapere quanti metri quadri, quante tonnellate vengono smaltite ogni anno nel nostro territorio”.
“Il mio desiderio di cittadino comune è quello di vedere su un display luminoso collocato in municipio o sulla rotonda di Oltreponte il dato sulla quantità di amianto che ogni giorno, ogni settimana viene smaltito a Casale. In Italia sono state censite 34 milioni di tonnellate di amianto, ogni italiano e anch’io è come se mi portassi sulle spalle più di 5 quintali di amianto, 500 kg.... quando sappiamo che basta una sola fibra per farci ammalare. Quanti decenni dovranno ancora passare? E’ un dovere morale e civico smaltire questo veleno prima possibile! E’ necessario vigilare su situazioni potenzialmente pericolose presenti anche nelle aree industriali dismesse (vedere foto allegate dell’ex – stabilimento Smyth di via De Cristoforis)”.
“Bonifiche e Ricerca della cura per il mesotelioma devono procedere di pari passo, vi sono nuove speranze legate a ricerche sugli estratti del carciofo e della curcuma e a Casale si aspetta di capire come verranno concretamente investiti in Ricerca i fondi disponibili grazie alle transazioni del 2009. La Speranza è per l’anno che verrà con la consapevolezza che non si potrà mai abbassare la guardia. Buon anno a tutti!”.